Questo Blog nasce con l'intento di promuovere e difendere il diritto alla vita di ogni essere umano dal concepimento alla morte naturale, come fondamento di tutti i diritti umani e quindi della democrazia e, già ampiamente, di dibattere i temi della ricerca scientifica per quanto attiene alle ricadute sulla vita dell’uomo e della società.



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mercoledì 27 febbraio 2008

LETTERA APERTA DI SCIENZA & VITA ALLA FNOMCEO:"QUEL TESTO NON VOTATO? UNA BRUTTA STORIA"

I presidenti di Scienza & Vita, l’Associazione che tutela la vita umana dal concepimento alla morte naturale, hanno indirizzato una lettera aperta al presidente della Fnomceo, Amedeo Bianco. Maria Luisa Di Pietro e Bruno Dallapiccola così si esprimono: “Le scriviamo per manifestarle in quanto medici – prima ancora che presidenti dell’Associazione Scienza & Vita – la nostra profonda amarezza per quanto accade in queste ore. Innanzitutto ci sembra sorprendente che sia stato diffuso alla stampa un documento della Fnomceo che non è stato sottoposto al voto di tutti i presidenti provinciali degli Ordini dei medici dei quali pertanto non si conosce, al momento, l’effettiva volontà. In secondo luogo e in riferimento al testo fatto da Lei circolare, traspaiono il tradimento del nostro “essere medici” da parte della Fnomceo, oltre che la mancata considerazione dei dati scientifici e delle evidenze cliniche in materia di aborto chimico, pillola del giorno dopo e diagnosi genetica preimpianto”.
Nel prosieguo della lettera i due presidenti contestano puntualmente, punto per punto, le parti del testo diffuso dalla Fnomceo senza il voto preventivo del Consiglio nazionale. E poi così concludono: “Allo stato delle cose ci sembra innanzitutto necessario che la Fnomceo chiarisca cosa è davvero accaduto nel corso del Consiglio nazionale e se il testo diffuso non è stato votato, come ci ha rivelato Avvenire, tutti ne traggano le inevitabili conseguenze dinanzi all’opinione pubblica italiana”. In ogni caso l’Associazione Scienza & Vita ha lanciato una mobilitazione di base perché i medici che aderiscono alle 84 associazioni locali sparse sul territorio nazionale facciano circolare i contenuti della lettera aperta e intervengano nei confronti dei rispettivi Ordini provinciali perché venga fatta definitivamente chiarezza ed emerga la volontà reale dei medici italiani.